"Il comune si affida a un occhio esterno per controllare un lavoro che compete i dirigenti, e la disposizione urgente pare proprio significare che il Comune non si fidi più dei propri alti funzionari. Ma se i dirigenti non hanno potere e capacità di controllo perché tenerli?
Con soli quattro giorni di preavviso i dipendenti del Comune di Firenze si apprestano a passare le proprie giornate di lavoro da casa a inserire codici su un nuovo programma chiamato Lara che servirà per rendicontare, punto per punto, tutta l'attività lavorativa svolta "misurando in percentuale il tempo dedicato a ciascun obiettivo/macrofunzione".
“Il personale già da due anni rendiconta le attività che svolge da casa per cui non si capisce il senso di questa scelta” esordisce l’ex candidato sindaco a Palazzo Vecchio Roberto De Blasi.
“Perché questa necessità di rafforzare il controllo sul lavoro da casa dei dipendenti? E perché questa misura non riguarderà anche i dirigenti? Ed ancora, perché non coinvolgerà anche chi svolge il proprio lavoro dall’ufficio?” domanda il Capogruppo del M5S all’assessora al personale Giuliani.
“C’è qualcosa di non chiaro in questa scelta dell’Amministrazione che, se da una parte si fregia di aver vinto premi sul territorio nazionale per la disciplina del lavoro agile, dall’altra sembra non fidarsi dell’operato di quei lavoratori che – è bene ricordarlo – le hanno consentito di portare avanti tutte le attività durante l’emergenza Covid”.
“È evidente – prosegue il consigliere - che in questo modo si creerà una discriminazione tra coloro che lavorano da casa e quelli che invece stanno in ufficio”.
“Se davvero la volontà del programma Lara è quella indicata nella Circolare che è arrivata al personale ieri, cioè promuovere l'autonomia, la responsabilità e la motivazione dei dipendenti, allora così motiviamo solo quelli che lavorano da casa?” si chiede sarcastico De Blasi.
"Qual è la volontà politica che sta dietro a una scelta di questo tipo? Facciamo appello alla sensibilità dell’assessore Giuliani che riprenda in mano la situazione. Non sono forse i dirigenti che devono verificare che il personale loro assegnato svolga il proprio lavoro con diligenza? Esistono già gli strumenti per punire chi non lavora, per cui delle due l’una: o i vertici non sono in grado di fare il proprio lavoro oppure l’intento di questa iniziativa è il mero controllo". (fdr)