Alla vigilia dell’annunciata rivoluzione in termini di trasporto pubblico, cantieri e mobilità del Quartiere di Campo di Marte, il Capogruppo in Palazzo Vecchio del Movimento 5 Stelle, Roberto De Blasi apre al dibattito sulla proposta avanzata dal Comitato Vitabilità, essendo non funzionale al miglioramento del Trasporto Pubblico locale, secondo l’ex candidato Sindaco.
“Premetto di non essere contrario al sistema tranviario o busviario, semplicemente mi faccio portavoce di quella che è da sempre, secondo il programma di mandato, la posizione del M5S di Firenze in termini di Trasporto Pubblico Locale. A differenza di tutte le altre città citate nel comunicato, Il modello Bari - l’unico formalmente riportato nella petizione presentata dal Comitato - ha delle linee troppo distanti dal nostro concetto di fattibilità e sarebbe un bagno di sangue in termini economici e d’impatto ambientale per tutta una serie di motivi tecnici e logistici” sostiene De Blasi-. “In primis, una busvia “in sede propria” essendo alimentata a batterie, quindi per caratteristica molto pesante, necessita di platee in cemento armato che di fatto oltre a incrementare costi e consumi in termini ambientali ed economici aumenterebbe i sottoservizi e i conseguenti disagi con la nascita di nuove fermate, terze corsie, parcheggi, stazioni di rifornimento e nuovi sistemi semaforici. Secondo, il nodo del transito dei convogli che da viale Don Minzoni dovranno raggiungere viale dei Mille con il superamento del braccio ferroviario delle Cure, come è stato inteso? Sarà comunque previsto un tunnel sotterraneo (tra l’altro previsto per la tranvia) oppure l’attuale cavalcavia può essere idoneo al transito della busvia?
Terzo, ma non per ultimo ci sarebbe l’aspetto dell’occupazione delle sedi stradali. Mi spiego, il progetto della busvia per la città di Bari prevede l’impiego di moduli larghi 3,5mt per ciascuna delle due direzioni. Ciò significherebbe che nel caso di viale dei Mille verrebbero occupati più di 7,5mt, con il sacrificio di un intero filare di alberi e la compromissione del transito delle auto che inevitabilmente verrebbero dirottate sulle strade limitrofe attualmente non interessate dal traffico veicolare. Per la realizzazione della busvia la città di Bari, in un contesto del tutto diverso per caratteristiche morfologiche, impegnerà 160mln del PNRR, a Firenze si intende ancora ragionare su tranvie o possibili busvie perdendo la grande occasione di sfruttare l’utilizzo di infrastrutture che già esistono”.
“Il M5S - conclude De Blasi - già nel programma del 2019 aveva previsto di realizzare un sistema trasportistico locale integrato con la rete ferroviaria esistente, in cui gli autobus fossero integrati e gradualmente sostituiti con motrici alimentate ad idrogeno, così da efficientare il collegamento con il quartiere attraverso i quattro varchi di comunicazione: cavalcavia delle Cure, ponte del Pino, il cavalcavia dell’Affrico e il sottopassaggio del Gignoro con i viali circonvallazione.
Qualora il comitato Vitabilità di Campo di Marte vorrà un confronto su questi aspetti, manifesto fin da subito la mia disponibilità”.